Schiena: dolori e consigli

Da quanto camminiamo? Da circa 8 milioni di anni.

Sono tanti, se ci fermiamo a pensare, gli anni che l’uomo ha vissuto – e vive – camminando sugli gli arti inferiori ed assumendo un atteggiamento simile a quello dei giorni odierni, rimanendo eretto sul pilastro portante del nostro organismo: la colonna vertebrale. Anni e anni di evoluzione e sviluppo muscolare intorno ad essa l’hanno resa sia coordinatrice di funzioni e movimenti che portatrice di malessere fisico dovuto ad una sua stimolazione eccessiva.

STRUTTURA E COMPOSIZIONE

Prima di capire quali sono le cause del dolore alla regione lombare è importante capire come è fatta la colonna vertebrale e come funziona nel complesso.

La colonna vertebrale fa parte dello scheletro assile e si compone di 26 ossa, divise tra 24 vertebre, il sacro e il coccige. Dalla prima vertebra alla settima il tratto cervicale delinea la prima curvatura, poi troviamo le dodici vertebre della porzione toracica ed infine le cinque lombari. La fusione delle cinque vertebre post lombari in età adulta delinea la formazione dell’osso sacro che s’innesta nell’ultimo tratto della colonna vertebrale, il coccige.

Tra le vertebre – comprese tra la prima e il sacro – troviamo dei dischi di cartilagine, detti dischi intervertebrali, che creano una catena di ammortizzazione per la colonna e che dividono ciascuna vertebra. Questi dischetti sono di grande importanza, consentendo lo scarico del peso ed una sua distribuzione ottimale lungo tutto il tratto del rachide.

PERCHÉ È IMPORTANTE LA NOSTRA COLONNA VERTEBRALE

Oltre alla sua funzione di sostegno in tutte le azioni che svolgiamo quotidianamente, la colonna vertebrale è un centro nervoso fondamentale: ospita infatti il midollo spinale. Questo, passando attraverso i fori di ciascuna vertebra percorre la spina nella sua interezza e, tramite nervi che fuoriescono dalle vertebre, raggiunge tutto il corpo creando una connessione tra il cervello e tutto l’organismo.

LE CATTIVE ABITUDINI

Nonostante la sua importanza, spesso ci dimentichiamo di rispettare la nostra schiena e compiamo alcune azioni dannose a carico del nostro rachide. Eccone un elenco:

  1. Stare seduti, a computer o in altre situazioni, tenendo le gambe incrociate oppure esaltando eccessivamente la cifosi toracica o ancora con un piede o una gamba sotto il sedere. Spesso troviamo alcuni modi alternativi di sederci per ripristinare la comodità dopo tante ore seduti a lavorare o studiare che risultano però deleteri per la colonna, andando a crearne curve innaturali e con carico eccessivo;
  2. Sollevare oggetti da terra. Questa è un’azione che la maggior parte delle persone sottovaluta nell’importanza, ma che è da tenere in forte considerazione. Solleviamo oggetti da terra più volte al giorno, il che comporta molteplici azioni non convenienti per la nostra schiena. Per farlo infatti, ci dimentichiamo di usare gli arti inferiori tenendoli fissi e non – come sarebbe più opportuno – flettendoli. Così facendo si va a creare un carico molto svantaggioso per le nostre vertebre, vittime di un comportamento pigro;
  3. Stare in piedi e camminare sembrano azioni semplici e innocue, ma non lo sono. Assumere un atteggiamento posturale confortevole ma opportuno in entrambe le azioni è fondamentale per un corretto utilizzo del nostro rachide.

COME EVITARE IL DOLORE LOMBARE

Persone foto creata da nensuria – it.freepik.com

La soluzione sta nel mezzo: non bisogna mai esagerare nella postura e bisogna ricercare un equilibrio. Quando si è seduti il consiglio è di mantenere le curve della colonna in una posizione fisiologicamente più naturale possibile, che consenta tutte le nostre azioni e che sia comoda, ma non pigra. Quando si sollevano oggetti da terra, come già precedentemente detto, il consiglio è quello di utilizzare il corpo nel modo più armonico possibile, cercando di coinvolgere anche gli arti inferiori esercitando una loro flessione.

Un’altra delle cause del mal di schiena è la sedentarietà. Viviamo un mondo ricco di comodità, dove ormai ci si sposta senza muoversi. L’ultimo consiglio è quello di cercare di muoversi, di alzarsi ogni tanto dalla propria postazione e stare in piedi, fare brevi camminate e cercare di svolgere attività motoria. Muoversi è un diritto, un privilegio e un bisogno, non possiamo privarci di un elemento così naturale ed importante.

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