Siamo parte del tutto, somma di particelle che ci abbraccia e ci trascina imprescindibilmente lasciando la nostra singolarità fisica, malleando quella spirituale. Errato: considerare il tutto, inconsiderabile come specifico oggetto in quanto tutto è tutto e singolo. Facciamo parte di un concetto universale che è in mutamento costante, ma combacia con il nostro essere che è un tutto mutante: la nostra percezione di universo – raggruppamento di elementi sconosciuto in dimensione in costante movimento e mutazione – è possibilmente sovrapponibile all’astratta idea del nostro essere, poliedro emotivo. Poliedro a base soggettiva con sfacettatura di parti ognuna delle quali imprescindibile, necessaria alla formazione del nostro io-universo esistente.
Una goccia.
Piccola, che possiede forma, vitalità e attività: somma di parti e particelle, muta costantemente e si adatta ad ogni contenitore e contenuto costituendo con le altre una somma di parti in più tutto variabili e in contatto. Per questo consideriamo la goccia come contemporaneamente unità e tutto.
Per questo la fusione tra goccia e la sua latinizzazione plurale. Un entità che è in grado di essere singolo e tutto contemporaneamente, un corpo in movimento.
GOCCIAE
Bravissimo
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